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L‘Arte di Fumare la Pipa: parte XVII

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L‘Arte di Fumare la Pipa: parte XVII

Vogliamo concludere questo lungo viaggio nell’Arte di Fumare la Pipa con l’estratto di un intervento del dott. Nicola D’Imperio pubblicato sul Il Resto del Carlino circa 25 anni fa. I vantaggi (e i rischi) del fumare la pipa (quinta ed ultima parte) Ho fatto recentemente una esperienza su alcuni pazienti ulcerosi tutti fumatori inveterati di sigarette ai quali ho consigliato di passare alla pipa. Purtroppo, per le ben note difficoltà iniziali, solo quattro, circa il cinque per cento, sono divenuti dei fumatori veri di pipa ed hanno abbandonato la sigaretta. In questi quattro pazienti nel periodo iniziale c‘è stata una accentuazione della sintomatologia dolorosa, probabilmente sostenuta vuoi dalla crisi di astinenza vuoi dalle difficoltà iniziali; sono stato quindi costretto ad aumentare la dose della terapia medica antiulcera; dopo due mesi però, in media, si è avuta la cessazione dei sintomi e i pazienti, senza alcuna terapia, da circa due anni non hanno avuto problemi. Nello stesso periodo, dei restanti pazienti solo il 6 per cento non ha avuto problemi senza terapia, i rimanenti hanno avuto bisogno di ulteriore terapia. Anche un‘altra malattia del tubo digerente, il colon irritabile, che è un‘alterazione funzionale del grosso intestino, riconosce come cause fondamentali i momenti psicologici, oltre a fattori alimentari ed a svariati altri. Ritengo che anche a questo livello gli effetti antiansia e antidepressivi della pipa possano fare da vera medicina senza ricorrere a sostanze farmacologiche. Da tempo è stata sottolineata l‘azione negativa delle sostanze contenute nel fumo della pipa sulle mucose della bocca: sembra che in questa sede si possano sviluppare patologie di tipo infiammatorio o addirittura di tipo neoplastico. Ma si è anche dimostrato che una continua e buona pulizia della pipa e un suo lungo riposo eliminino questi rischi. Un punto a svantaggio dell‘suo della pipa è rappresentato dal danno a livello dell‘apparato dentario sia per il microtrauma meccanico sull‘intera struttura del dente a contatto col bocchino, sia per il deposito dei prodotti di combustione del tabacco sulla corona dentaria e sull‘orletto gengivale. Il fumatore di pipa dovrà periodicamente recarsi dal proprio dentista per un controllo e per rimuovere i depositi dento-gengivali. Non voglio sostenere tesi miracolistiche sulla pipa, ma ritengo che essa abbia anche effetti benefici non trascurabili sull‘organismo di questo uomo sempre più schiavo e vittima.
dott. Nicola D’Imperio

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