• Login | Contact Us: +39 3492128234

Club Area


Tobacco, George‘s Pipe Smoking Pages, Pipe Club Corner

Tobacco

Tobacco

763: White and Black

Author: James Hayden
Date: 11/04/2021

Rating: Somewhat Recommended
Strength: Medium
Flavoring: Mild
Taste: Medium
Room Note: Pleasant to Tolerable

Review: This review is from a 50g tin. So looks like I‘ve finally found a solani I‘m not to sure of. On opening the tin this sticky darkened tobacco staring back at you. Smells ok alittle bit of Berry and woody, long dark pieces of tobacco. Smoking is ok you get a slight tangy Berry flavour but not much else. I dunno if lakatia is ment to be present but I couldn‘t really tell. Wasn‘t overly impressed but I guess you can‘t like them all. I will probally smoke this ever now and again when I forget what it was.


Go to the archive

George‘s Pipe Smoking Pages

Mondopipe
L‘Arte di Fumare la Pipa: parte XVIII

"DECALOGO DEL BUON FUMATORE DI PIPA

1.Pipa pulita e asciutta
2.Caricare il tabacco, ben sciolto e al giusto grado di umidità, a piccoli pizzichi: i primi appena deposti in fondo al fornello, gli altri appena premuti. Carica accurata significa buon tiraggio (e buon tiraggio vuol dire evitare boccate a mantice e quindi evitare che la pipa scotti, che la lingua bruci, che si formi troppa umidità, …). Pareggiare con colpi di pollice la superficie del tabacco, eliminare i filamenti che escono dal bordo del fornello.
3.Accendere in modo uniforme su tutta la superficie, aspirando con frequenza ma dolcemente. Usare fiammiferi di legno o accendini a gas. I cerini “appestano” il tabacco.
4.Riaccendere. E’ quasi sempre necessario. Il primo contatto con il fuoco fa sollevare il tabacco. Bisogna allora premere (è il famoso colpo di pollice tra i due fiammiferi; ma conviene usare il pigino), pareggiare la superficie del tabacco e riaccendere definitivamente.
5.Fumare con boccate lente, ritmate, tranquille, distanziate. Che il fumo si veda appena. Chi ha l’abitudine alla sigaretta, pensi che deve fare proprio tutto il contrario. Tirare forte e in fretta provoca tutti gli inconvenienti che inducono ad abbandonare la pipa: calore eccessivo, acquerugiola, lingua irritata. Il giusto (placido) ritmo della pipa si acquista poco alla volta. Di tanto in tanto, premere il tabacco in combustione per ristabilire il tiraggio ottimale. Se la pipa si spegne, si riaccende, niente di tragico. La cenere collabora a una combustione regolare e tranquilla: prima di riaccendere, se mai, si può eliminare quella che esce spontaneamente capovolgendo la pipa.
6.Il fumo della pipa non si aspira, non si manda “giù” (dove andrebbe a finire, altrimenti, la superiorità sulla sigaretta e il minor danno fisico?), lo si assapora tra palato e naso. Il fumatore di pipa non brucia il tabacco, lo gusta.
7.Si può riaccendere anche più volte, ma non conviene ostinarsi a fumare il fondiglio umido e compatto, che a volte può formarsi nel fornello. In questi casi, meglio buttare che rischiare il disgusto.
8.A fumata finita, svuotare il fornello servendosi del curapipe e lavorando con delicatezza. Eliminare cenere e residui di tabacco. Mai battere la pipa contro una superficie dura, neppure il tacco della scarpa.
9.Soffiare energicamente nel bocchino e quindi passare due o tre volte lo scovolino con movimento di vai e vieni. Naturalmente, senza aprire la pipa, operazione pericolosissima a pipa calda.
10.E così vi siete preparata anche la prossima pipata."


Go to the archive