L‘Arte di Fumare la Pipa: parte VI

Fumare la Pipa (parte prima)
Fumare la pipa non significa prendere qualunque vecchia marca di tabacco, riempirne qualunque vecchio tipo di fornello, e accenderlo in qualunque vecchio modo vi piaccia. Non illudetevi. E’ soltanto bruciare tabacco. Grazie all’esperienza, alla ricerca e agli esperimenti di innumerevoli persone che si sono sacrificate, il fumar la pipa si svolge secondo una dottrina armoniosa, logica e ben precisa. Cos’, studiate l’intera faccenda, acquistate il numero necessario di pipe, imparate a caricare ed accenderla correttamente, e un migliaio di altre cose. Allora, e soltanto allora, vi chiederò: “Bene, ragazzi, come va?”. Devo confessare che fumare la pipa non è un gioco da ragazzi. Prima di padroneggiare quest’arte dobbiamo superare molti trabocchetti, difficoltà, e strane sorprese. Il neofita spesso vede il mondo girare vertiginosamente attorno a sé. La sua lingua può rifiutarsi di cooperare e il suo stomaco diventa violentemente antagonista. E’ evidente che queste ribellioni debbono essere ignorate. Lo stomaco accetterà il suo destino, la lingua si calmerà, il mondo cesserà di girare. Abbiate fiducia in me e siate pazienti. Un felice giorno vi ritroverete di fronte a un fuoco accogliente, con i piedi ben sistemati in confortevoli pantofole, con un piacevole libro in mano, e nell’altra una pipa preparata così impeccabilmente che voi darà godimento fino all’ultima boccata. (...continua).
tratto da "L’Arte di Fumare la Pipa" di Joaquin Verdaguer

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