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Il ritrovamento delle spoglie del Conte...

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Il ritrovamento delle spoglie del Conte...

Straordinaria scoperta fortuita di qualche anno fa, nel giardino della Chiesa di Santa Maria del Monte a Torino, è quella delle spoglie del Conte Filippo d‘Agliè. Tale ritrovamento (datato 1989) è avvenuto dopo ben 322 anni dalla sua morte. Ma come è avvenuto esattamente il ritrovamento e perché ci interessa tanto? Dovendo sistemare le ceneri di antichi frati sepolti nella cripta del Convento, si decise di fare una fossa nel giardino del Convento stesso. Con stupore venne alla luce uno scheletro perfettamente conservato, inumato a una ottantina di centimetri di profondità. Alcuni chiodi attorno al corpo fanno supporre l‘esistenza di una cassa ormai scomparsa. Chi può essere stato sotterrato nell‘orto dei frati? Non certo un Cappuccino, visto che hanno il loro sepolcreto nella cripta e non certamente un individuo qualunque, visto che trova la sua estrema dimora in un Convento tanto famoso. Due oggetti straordinari accompagnano lo scheletro: due fornelli di pipa in ceramica bianca, uno di semplice fattura, l‘altro molto più prezioso. Sono pipe secentesche e subito il pensiero corre ad un famoso personaggio del XVII secolo, assiduo frequentatore del Convento dei Cappuccini, tanto da voler essere sepolto nel sacro eremo: Filippo Giuseppe San Martino d‘Agliè di San Germano, più noto col semplice titolo di Conte d‘Agliè. Nato a Torino nel 1604, fu Maresciallo di Campo Francia, Capitano delle Corazze della Guardia di S.A., Ministro di Stato, Soprintendente generale delle Finanze, Maresciallo generale dell‘Armata, Gran Maestro della Casa, Cavagliere del Supremo Ordine della SS. Annunziata, ecc. Ecco chi era Filippo d‘Agliè. Non è passato alla storia per tutti questi altissimi incarichi, ma per una dolcissima storia d‘amore nata tra lui e la vedova del Duca Vittorio Amedeo I, la Duchessa Cristina di Francia, prima Madama Reale. Tra le beghe sorte tra i Madamisti e i Principisti, durante la travagliata reggenza di Madama Reale tra il 1637 e il 1648 per il duchino Carlo Emanuele II, Filippo d‘Agliè seppe tenere testa allo stesso Cardinale Richelieu che per due anni lo tenne prigioniero nel castello di Vincennes in Francia. Il Conte, famoso per le sue squisite doti artistiche, buon musicista, ottimo violoncellista, geniale coreografo, scrisse e diresse innumerevoli balletti per la Corte di Torino, il più famoso dei quali risale al 1650 ed è intitolato "Il Tabacco". Ecco forse spiegato il perchè del ritrovamento delle due pipe. Il Conte Filippo d‘Agliè chiese per testamento ed ottenne di essere sepolto umilmente nel convento del Monte. Morì a Palazzo Reale il 19 luglio 1667.
Lucio E.

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