La pipa sabbiata rientra nella categoria delle pipe c.d. rugose, che vengono generalmente classificate tra pipe in radica rusticate e sabbiate.
Senza soffermarci sul processo tecnico di produzione della rusticata, possiamo dire che la rugosità della pipa rusticata viene prodotta a mano o a macchina, e si hanno cosi’ le numerose categorie che vanno sotto il nome di scalpellate, pettinate, setificate, zigrinate, scalpellata, guillochee e cosi’ via. Scopo dichiarato di questo processo di lavorazione è unicamente quello estetico. In realta’ quasi sempre lo scopo effettivo e’ quello di confondere i difetti della radica, eliminare segni ed imperfezioni; in altre parole rendere presentabile un legno privo di personalita’.
In entrambi i casi (rusticate o sabbiate che siano) la rugosita’ si ottiene usando fresette di vario tipo che rompono o meglio scalfiscono la superficie del legno; i grandi artigiani eseguono l’operazione completamente a mano, avvalendosi semplicemente di bulini e simili. Asportando le parti piu’ tenere del legno, vengono messe in evidenza le venature ed i noduli. Non vengono pero’ evidenziate le venature in tutti i suoi sottili dettagli, come accade invece per la radica liscia, sia essa grezza che lucidata semplicemente.
Ricolmo di benzina puzzolente.
Discorso a parte dunque merita la sabbiata per le quali è obbligatorio partire da radica di buona qualita’ e dotata di venature e che lascia riconoscere il processo di fabbricazione. Un getto finissimo di sabbia calda erode la parte tenera della radica e mette cosi’ in rilievo tutta la venatura della pipa.
Una radica scadente, troppo tenera, si eroderebbe velocemente e completamente sotto il getto di sabbia calda; in pratica la pipa scomparirebbe.
Altro pregio della sabbiata e’ la leggerezza e la grossa facilita’ al raffreddamento, perche’ la rugosita’ quasi raddoppia la superficie esposta. E’ anche meno delicata e piu’ facile da pulire.
Insomma e’ ideale per i principianti e per i veterani anche. E’ lampante dunque la mia personale predilezione per la sabbiata, nella quale (specialmente in alcuni esemplari ben riusciti) le venature della radica disegnano delle bellissime linee curve, a volte addirittura ondeggianti, e che – dopo molte fumate – tendono a divenire piu’ scure del fondo. Ed ancora il continuo contatto della mano col fornello da’ alla sabbiata col tempo una splendida lucentezza.
La pipa sabbiata rientra nella categoria delle pipe c.d. rugose, che vengono generalmente classificate tra pipe in radica rusticate e sabbiate.
Senza soffermarci sul processo tecnico di produzione della rusticata, possiamo dire che la rugosità della pipa rusticata viene prodotta a mano o a macchina, e si hanno cosi’ le numerose categorie che vanno sotto il nome di scalpellate, pettinate, setificate, zigrinate, scalpellata, guillochee e cosi’ via. Scopo dichiarato di questo processo di lavorazione è unicamente quello estetico. In realta’ quasi sempre lo scopo effettivo e’ quello di confondere i difetti della radica, eliminare segni ed imperfezioni; in altre parole rendere presentabile un legno privo di personalita’.
In entrambi i casi (rusticate o sabbiate che siano) la rugosita’ si ottiene usando fresette di vario tipo che rompono o meglio scalfiscono la superficie del legno; i grandi artigiani eseguono l’operazione completamente a mano, avvalendosi semplicemente di bulini e simili. Asportando le parti piu’ tenere del legno, vengono messe in evidenza le venature ed i noduli. Non vengono pero’ evidenziate le venature in tutti i suoi sottili dettagli, come accade invece per la radica liscia, sia essa grezza che lucidata semplicemente.
Ricolmo di benzina puzzolente.
Discorso a parte dunque merita la sabbiata per le quali è obbligatorio partire da radica di buona qualita’ e dotata di venature e che lascia riconoscere il processo di fabbricazione. Un getto finissimo di sabbia calda erode la parte tenera della radica e mette cosi’ in rilievo tutta la venatura della pipa.
Una radica scadente, troppo tenera, si eroderebbe velocemente e completamente sotto il getto di sabbia calda; in pratica la pipa scomparirebbe.
Altro pregio della sabbiata e’ la leggerezza e la grossa facilita’ al raffreddamento, perche’ la rugosita’ quasi raddoppia la superficie esposta. E’ anche meno delicata e piu’ facile da pulire.
Insomma e’ ideale per i principianti e per i veterani anche. E’ lampante dunque la mia personale predilezione per la sabbiata, nella quale (specialmente in alcuni esemplari ben riusciti) le venature della radica disegnano delle bellissime linee curve, a volte addirittura ondeggianti, e che – dopo molte fumate – tendono a divenire piu’ scure del fondo. Ed ancora il continuo contatto della mano col fornello da’ alla sabbiata col tempo una splendida lucentezza.